FISIOTERAPIA
Il termine ” fisioterapia” deriva da “fisio”(fisico) e ” terapia” (cura) ed ha origini molto lontane nel tempo, tanto che alcune fonti storiche fanno risalire la sua pratica a Ippocrate e Galeno ( 500 a.C.). La fisioterapia si occupa della prevenzione, cura e riabilitazione di pazienti con patologie o disfunzioni al sistema neuromuscoloscheletrico. E’ praticata dal dottore in fisioterapia attraverso diversi interventi terapeutici.
CLASSIFICAZIONE
la fisioterapia puo’ essere distinta in tre tipi:
1. La terapia fisica strumentale che si avvale dell’ ausilio di strumenti quali il laser, le correnti elettriche, ultrasuoni etc… I quali hanno lo scopo di ridurre o controllare il dolore e di accelerare la guarigione di un tessuto leso.
2. La terapia manuale che consiste nella manipolazione dei tessuti periferici e utilizza il linfodrenaggio, la massoterapia, l’ osteopatia ed altri tipi di tecniche manipolative.
3. La fisioterapia riabilitativa vera e propria, che si traduce per il paziente, in un percorso per il recupero di funzioni lese da un processo patologico in ambito ortopedico, neurologico, cardio-respiratorio etc.
RIABILITAZIONE
l’ esercizio terapeutico consiste nel dare al paziente un compito che deve avere certi contenuti, modalità ed obiettivi.L’esercizio è costruito con lo scopo di stimolarlo affinché utilizzi tutte le sue potenzialità residue. In questo modo, ogni volta fa un passo avanti, progredisce gradualmente. Questo vale per ogni tipo di paziente in ogni ambito riabilitativo.
La riabilitazione non consiste nella semplice esecuzione di una serie di esercizi, ma e’ un’esperienza conoscitiva del paziente nei confronti del proprio corpo che avviene tramite l’ esercizio fatto con il fisioterapista.
Man mano che il processo di guarigione avanza il terapista guida il recupero con l’esercizio, che sarà determinato in base allo specifico patologico del paziente. Il fine è di ripristinare la funzione lesa attraverso la riattivazione di quelle “sospese”.Nei casi in cui si parli di un deficit neurologico, lo scopo è anche quello di far si che aree non lese siano almeno in parte di supporto allo svolgimento delle funzioni che erano deputate alle aree danneggiate e non più recuperabili. Attraverso tutti questi processi le possibilità di un sostanziale recupero sono alla portata dei più. Molte volte l’effetto iniziale di una patologia o di un trauma è devastante ma grazie all’intervento medico in primis e terapeutico a seguire i risultati ottenibili sono strabilianti.
I risultati in riabilitazione sono molto legati al tipo di deficit che viene affrontato. Da un paziente con problemi di tipo ortopedico “puro”, si attende una ripresa completa della funzione lesa, magari con qualche adattamento ma senza una disabilità residua a meno che non si tratti di casi particolarmente gravi. Un caso a parte sono i pazienti di tipo cardiologico o respiratorio per i quali le potenzialità di ripresa sono molte legate al tipo di patologia sottostante.